Via di San Martino, patrimonio d’Europa e patrimonio del Veneto

Con Unpli nella Regione Veneto, grazie al progetto NewPilgrimAge co-finanziato dal programma Interreg Central Europe, la memoria del Santo diviene occasione di promozione culturale, enogastronomica e turistica. Dalla Francia al Veneto all’Ungheria il mantello di San Martino torna a scaldare dopo 1700 anni.

Novembre in Veneto è il mese di San Martino, figura la cui ricorrenza è strettamente legata al mondo rurale. Un santo celebrato in tutto il centro-Europa, al quale sono dedicati monumenti, edifici religiosi, canti, tradizioni e leggende. San Martino è infatti il simbolo di condivisione e di solidarietà ma anche di cammino, pellegrinaggio e ospitalità. Da questi presupposti è nato NewPilgrimAge, progetto europeo co-finanziato dal programma Interreg Central Europe con oltre un milione e 700mila euro che, partendo dai luoghi dove San Martino ha lasciato il segno, ne valorizza la memoria e si traduce in occasione di promozione culturale, enogastronomica, turistica.

Una iniziativa triennale (2017-2020) che ha coinvolto 4 paesi – Croazia, Slovenia, Ungheria, Italia – e 7 diversi partner tra cui UNPLI Veneto – Unione delle Pro Loco del Veneto.

Primo obiettivo di NewPilgrimAge è stato, infatti, quello di reinterpretare e valorizzare, nell’Europa del XXI secolo, i valori condivisi tangibili e intangibili dell’eredità culturale del Santo, attraverso la partecipazione delle comunità locali e dei più giovani, dando visibilità alle specificità culturali.

Per questo le iniziative portate avanti da UNPLI Veneto, l’unica realtà non istituzionale a sperimentare il progetto sul proprio territorio, si sono focalizzate in particolare su quegli elementi che creano comunità e che ancora oggi testimoniano la presenza, nel territorio veneto, del passaggio del santo.

Il percorso della via di San Martino

In particolare, UNPLI Veneto ha sviluppato tre progetti principali:

La Mappa Parlante: creata in collaborazione con Radio Magica Onlus è una mappa digitale ed interattiva del Veneto contenente audio e video artistici, anche nella lingua dei segni, pensata per valorizzare il patrimonio tangibile ed intangibile legato a San Martino attraverso racconti audio e filmati.

Il Sito Internet San Martino in Veneto: portale web che vuole promuovere le tradizioni venete legate al Santo da molteplici punti di vista: religioso, culturale, enogastronomico e certamente folkloristico.

La Rete di Centri: una rete di punti di riferimento per i turisti per condurli nella scoperta del patrimonio legato a San Martino.

E, grazie alla collaborazione con la Regione, si è sviluppata anche la Via Sancti Martini, un cammino riconosciuto dal Consiglio d’Europa che collega Szombathely (Ungheria), città natale del Santo, a Tour (Francia). L’itinerario culturale è infatti ben strutturato in molte parti d’Europa ma in Italia necessitava di maggiore visibilità; si è quindi operato per rendere il percorso accessibile, creando così un nuovo fronte culturale che guarda sia al turismo religioso che a quello storico-artistico.

Il castello di San Martino, Vittorio Veneto

L’ARTICOLO PROSEGUE DOPO LA PUBBLICITA’

San Martino in Veneto e nei modi di dire

In tutto il Veneto l’11 novembre si festeggia il giorno di San Martino, ricorrenza tanto antica quanto suggestiva, che ha dato vita a molte tradizioni popolari, modi di dire e poesie.

La festa, collocata alla fine dell’annata agricola e al principio della stagione invernale, diede origine a molte tradizioni legate all’attività nei campi e al mondo rurale che, in quei giorni, completa lavori ed operazioni per affrontare i rigidi mesi invernali.

″A San Martin el mosto se fa vin″ è, infatti, un noto proverbio che evidenzia questo stretto legame, quando nelle cantine si fa il vino e le manifestazioni promozionali si moltiplicano con lo scopo di rispettare le tradizioni locali ed esaltare i prodotti tipici del territorio. Un periodo dell’anno che promuove molte occasioni di incontri tra le persone, di festa e di abbondanti libagioni oggi reinterpretate con numerose Feste paesane, sagre e manifestazioni.

Nel passato erano anche i giorni di alcune importantissime scadenze, tra cui la fine dell’anno lavorativo dei contadini e il rinnovo o la disdetta dei contratti agrari e di affitto dei fondi rustici, dei pascoli, dei boschi. La scelta del proprietario di rinnovare l’affitto o cambiare affittuario segnava i destini di molte famiglie, considerata la frequente numerosità dei propri membri, e di intere comunità. Se “el paron” rinnovava la propria fiducia, i mezzadri potevano restare a lavorare in quell’appezzamento per un altro anno, altrimenti dovevano traslocare e andare a cercare un altro padrone e un altro alloggio, con tutte le immaginabili conseguenze e difficoltà. Perciò in Veneto “fare San Martino” è diventato sinonimo di trasferimento.

Da qui nasce anche un altro proverbio veneto: “San Martin viene ‘na volta a l’ano, s’el vegnesse ogni mese el saria a’ rovina del paese”.

Ma in Italia ed in Veneto il culto del Santo è legata soprattutto alla cosiddetta “estate di San Martino”, il periodo autunnale all’inizio di novembre in cui si verificano con ricorrenza condizioni climatiche di bel tempo e relativo tepore. Da qui il proverbio “L’istà de San Martin dura tre dì e un pochettin”.

Simone Martini, ciclo della vita di San Martino, basilica inferiore di San Francesco ad Assisi, scena: San Martino condivide il mantello

L’ARTICOLO PROSEGUE DOPO LA PUBBLICITA’

SAN MARTINO, la leggenda

Martino nacque in Pannonia, l’odierna Ungheria, nel 316; figlio di un ufficiale romano. A scuola Martino prese i primi contatti con i cristiani e, all’insaputa dei genitori, si fece catecumeno. Nel 372 venne consacrato vescovo di Tours per unanime consenso di popolo. Accettò la carica continuando la sua vita ascetica e portando nella sua nuova missione il rigore dei costumi monastici.

La leggenda ricorda San Martino che, cavalcando avvolto nel suo mantello di guardia imperiale, incontra un povero, tremante al primo brivido dell’autunno. Il generoso cavaliere sguaina la spada e fa due pezzi del suo mantello, donandone la metà al povero; improvvisamente smette di piovere e appare il sole: è l’estate di San Martino. E la notte, in sogno, Martino vede Gesù avvolto in quel mezzo mantello, che gli sorride riconoscente.

UNPLIVENETO_logoCMYK

UNPLI VENETO
Piazza Squillace, 4 – 31050 Miane (TV)
Tel. 0438 893385 – Fax: 0438 899768
segreteria@unpliveneto.it
www.unpliveneto.it

Articoli correlati

Discover

Comments