Venezia nel trionfo dei colori: la città nell’arte di David Ariel

La Galleria Levantina di David Ariel non è decisamente un luogo che passa inosservato, piuttosto è un luogo che promette di trasmettere emozioni.
Perfino gli amanti delle tinte pastello non possono non apprezzare l’impatto cromatico che David utilizza per parlare di Venezia nelle sue tele. Perché è una Venezia inaspettata e nuova quella che si presenta agli occhi di chi, anche per caso, entra nel mondo di questo artista del colore.

Seguendo il suo motto per cui “il colore è vita” David Ariel rende potente ed emozionante la sua personale narrazione su Venezia: è attraverso riflessi, forme e cromie vivacissime che le sue opere assumono quel carattere di originalità e irripetibilità che le rende preziose e ricercate.

Tele in cui Venezia proclama la sua bellezza, attraendo lo sguardo su scorci già di per sé suggestivi, ma che vibrano di nuova luce e quindi di nuova vita. Una sferzata di emozione a panorami ben noti per un occhio che conosce Venezia ma che nel tripudio di colori ora vengono raccontati con una nuova voce, tonante, dirompente e armoniosa allo stesso tempo.

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Pur nel contrasto delle tonalità, l’equilibrio è un pilastro imprescindibile nei dipinti di David Ariel: la materialità del colore e la spiritualità delle emozioni che ne scaturisce compongono l’immagine, mentre l’occhio che la osserva non viene mai disturbato dall’esplosione dei colori, ma al contrario ne segue i lineamenti, ne distingue i confini e intanto a livello emotivo ne assorbe a fondo l’irruenza narrativa.

Valore aggiunto in questa scoperta è la personalità stessa di David, che accoglie l’ospite e lo fa entrare nel suo mondo con la spontaneità tipica di chi è abituato a condividere viaggi e ne racconta le tappe con entusiasmo e passione.

Uomo decisamente “controcorrente” dove la corrente è quella del sistema galleristico nazionale, David Ariel non è veneziano anche se si sente “un fortunato essere lagunare”, nello spirito, dopo questi anni in Laguna. Anni fa, sulla via di tornare a lavorare ad Amsterdam aprendo lì il suo studio e galleria, si è fermato invece a Venezia lavorando senza schemi e soprattutto confrontandosi direttamente con le persone.

«Tanto quanto sono rimasto e rimango letteralmente sconvolto io in questa città, quanto mi piace sconvolgere le persone, i miei visitatori, soprattutto quando faccio intravedere attraverso i miei lavori ciò che ho dentro e ciò che ha dentro chi mi sta di fronte! Io faccio un pezzetto di lavoro, la gente me lo finisce con la capacità di comprendere cosa c’è dentro alle opere e cosa c’è dentro loro stessi! Se dai amore, la risposta che ricevi è eccezionale, questo è quello che sconvolge le persone».

Manifestazioni di interesse e richieste di partecipazione ad esposizioni iniziano a non mancare, anzi a moltiplicarsi. Dagli Stati Uniti, l’Europa e recentemente dal Giappone. «Non uso immagini trash, ed é per questo che uso Venezia come mio piedistallo, come punto di partenza» dice con orgoglio l’artista «infatti nessuno ha pregiudizi davanti a Venezia. E’ talmente bella che sconvolge, la testa è piena di nuovi sapori e sensazioni contrastanti, dove vedi e assaggi il sapore e l’amore di un luogo, bello e diverso da ogni altrove».

«A Venezia sono venuto senza studio, né casa né nulla e sono state accolto da persone fantastiche, da una città da sogno. Questo è un sogno, che vivo e mi piace ricordare alle persone che qui vengono e si stupiscono di questo museo vivente, che non è museo, è un essere vivente che dà tanto amore. E tanto ne riceve».

E si scopre così che la sua non è “solo” arte, ma anche impegno nei confronti dell’ambiente, che si traduce nell’utilizzo – pionieristico in Italia – di tele realizzate in cotone e in plastica riciclata, recuperata dal nostro mare che nulla toglie all’alta qualità del materiale usato.

Sono due i punti a Venezia in cui vivere l’esperienza di una venezianità colorata e squisitamente artigianale: la Galleria Levantina è sia a pochi passi dalla stazione ferroviaria di Venezia sia in Calle dei Botteri a Rialto.

GALLERIA LEVANTINA
DI DAVIDE DE GUGLIELMI

Show Room, Calle dei Boteri 1736 Venezia
Tel: +39 041 4585118
+39 041 5231613
info@levantinafactory.com
www.levantinafactory.com

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